giovedì 12 giugno 2014

Siamo vecchi

Io c'ero, ci sono passato e mi ricordo bene di com'era la vita prima degli anni 2000. No, non parlo dell'Euro e della politica; parlo di tutti quegli oggetti d'uso comune che se utilizzassimo oggigiorno, verremmo perculati perfino dal vecchio che passa le sue giornate sulla panchina a dar da mangiare ai piccioni. Gli oggetti che davamo per scontato non cambiassero mai, quelli che con indifferenza all'epoca non calcolavamo, ma che se visti oggi ci fanno pensare a quanto eravamo arretrati.


Oggetti come il Walkman, che leggeva le musicassette. Le che?

Queste, stupido troglodita.
Ci si andava in giro orgogliosi e faceva molto figo averne uno, all'ora. Negli anni 80/90. Ora è già inimmaginabile andare a correre con uno di questi:


Ma se le musicassette ora ce le ha solo tuo nonno in macchina, quelle con tutti i classici delle grandi orchestre, i Walkman e i loro discendenti lettori cd portatili, che fine hanno fatto?

Questa.
Sì, avete ragione anche voi a dire che è il progresso e bla bla bla, il mio è un discorso puramente nostalgico e privo da ogni forma di disaccordo. Però il fascino di certi oggetti, specialmente se legati al nostro passato, non suscita in voi quel leggero velo di malinconia. Bene, sappiate che si chiama vecchiaia e ne siamo tutti affetti. 

Chi lo sa che cosa sono queste?
Ormai non esistono praticamente più, sto parlando delle cabine telefoniche. Quelle puzzolenti e unticce cabine contenenti un telefono pubblico, alimentato prima a gettoni e in seguito con le famose schede telefoniche: oggetti mitologici prepagati con sopra immagini di qualsiasi tipo e pubblicità, ora fanno parte delle collezioni private di vecchi nostalgici.

Una delle ultime cabine. Da notare l'avviso di rimozione.
La scheda di Thor. Con questa chiamavi divinamente.
Ora basta un secondo e le vostre foto sono già sparate nell'Internet taggando persone a volontà, molto spesso accompagnate da effetti speciali e dediche inutili. Siete fortunati, perché solamente una decina d'anni fa avreste dovuto aspettare giorni prima di avere le vostre foto sviluppate; a meno che non aveste con voi una macchina fotografica istantanea: la Polaroid per intendere.


Vorrei tanto vedere qualcuno farsi dei selfie, aspettare che esca la foto, scuoterla e attendere che si sviluppi per poi accorgersi che è venuta mossa. Spettacolo.