giovedì 28 agosto 2014

Inside the Games: Tomb Raider (1996)

Benvenuti in questa nuova rubrica, dove andremo ad analizzare e scoprire diversi retroscena del mondo dei videogiochi. Ho deciso di partire con uno dei pilastri principali della prima era PlayStation, il famosissimo:

  • In principio, Lara Croft era un uomo. Fù solo per un breve periodo, ma agli inizi dello sviluppo del gioco il protagonista era maschile. Insomma, Lara aveva il pipino. 
  • Pure la nazionalità cambiava di continuo, passando da una latina Laura Cruz, ad una più americana Lara Cruise, per poi finire ad essere una suddita della regina col nome di Lara Croft. Il giro del mondo in un cognome.
  • Tutti sanno che durante tutto il gioco ci si imbatterà in molti omaggi alla serie Indiana Jones, ma del riferimento al film Taxi Driver voi ne sapevate qualcosa? 
"You firin' at me? You firin' at me? Huh? Ain't nobody else here, so you must be firin' at me!"
  • Le poppe sproporzionate di Lara sono dovute ad un errore. Un giorno, mentre Toby Gard  (l'ideatore di Tomb Raider) stava cazzeggiando con il modello poligonale del personaggio, ingrandì per sbaglio il seno del 150%. Mentre cercava di risolvere il guaio ridimensionandolo però, fù convinto dagli altri sviluppatori a lasciarlo super maggiorato. Risultato? Icona sexy dei videogiochi e sogno proibito di molti nerd.
"Mmm tette a punta"
  • Nella versione gamma del gioco, Lara possedeva un vecchio diario di un colonnello, la torcia e la dinamite. Nella versione finale del gioco non ha niente di tutto ciò. 
  •  La SEGA firmò un contratto con EIDOS (distributrice del gioco) per l'esclusività della versione per SEGA Saturn, che uscì qualche settimana prima della versione per PlayStation.

  • Villa Croft, la casa di Lara, è modellata sulle fattezze della facciata dei Derby Studios, dove lavoravano i ragazzi della Core Design (sviluppatori del gioco).

  • Sempre nella cittadina di Derby, in Inghilterra, c'è una strada denominata "Lara Croft Way" in suo omaggio.