venerdì 17 luglio 2015

Venerdì coin-op XXIX

Eccoci di nuovo qui, pronti per un nuovo appuntamento con il Venerdì coin-op. la rubrica che narra le gesta dei leggendari cabinati da sala giochi. Oggi affronteremo un viaggio pieno di pericoli, a bordo di una piccola astronave a caccia di asteroidi con:


Sviluppato e pubblicato da Atari nel 1979, Asteroids è uno dei più famosi sparatutto a schermata fissa di tutti i tempi. Ideato da Lyle Rains e programmato da Ed Logg, inizialmente con il nome di Cosmos, divenne ben presto uno dei videogiochi più di successo dell'epoca.


La navicella del gioco si comanda con due stati, adibiti a farla girare in senso orario o antiorario, mentre premendo altri due bottoni si attiva un turbo per la velocità e il cannone laser.


 La grafica vettoriale in bianco e nero permette una grafica fluida e pulita, nonostante la limitatezza del cabinato.


Una particolarità del gioco è la fisica della navicella; premendo infatti il turbo si accelera il movimento di essa, che però va regolata con attenzione, dato che girando liberamente per lo schermo, si deve fare i conti con la forza di inerzia se non ci si vuole spiattellarsi contro un asteroide. Stesso discorso vale per la rotazione, se troppo veloce si rischia di non colpire il bersaglio al momento opportuno e quindi GAME OVER. Altra particolarità è il fatto che se colpiti, i suddetti asteroidi si frantumano in pezzi sempre più piccoli e difficili da distruggere.


Sporadicamente, tra un masso e l'altro, fanno capolino delle navicelle aliene che spareranno verso quella controllata dal giocatore. Se distrutte, queste astronavi danno un punteggio molto più alto rispetto ai semplici asteroidi. Gli ufo nemici sono però stati inseriti successivamente, nella seconda versione del gioco, dopo che molti gestori di sale giochi si lamentarono del fatto che i giocatori perdessero tempo a roteare liberamente per lo schermo -invece che perdere e quindi spendere gettoni- dopo aver lasciato intatto un asteroide che continuava a fluttuare mentre loro si godevano questa nuova "libertà" di movimento. Infatti non erano molti i giochi che permettevano di potersi muovere liberamente per lo schermo, senza dover fare i conti del tempo limite o dei nemici che apparivano in continuazione. La bellezza della semplicità: basta una navicella triangolare e uno schermo nero in cui volteggiare liberamente per essere felici. Nel '79 girava robba proprio buona.


La popolarità di questo gioco è durata fino ai giorni nostri, infatti è stato convertito per ogni tipo di console e PC dal '79 a oggi.