lunedì 29 febbraio 2016

La vostra opinione su...gli Oscar 2016

 
Ok, tutti sanno che finalmente, l'uomo che ha generato più meme al mondo, Leonardo DiCaprio, ha vinto il suo primo Oscar. Così come anche il maestro Morricone, che grazie alla colonna sonora dell'ultimo film di Tarantino, The Hateful Eight, è riuscito ha portarsi a casa l'ambita statuetta. Ma siamo sicuri che entrambi gli artisti si siano meritati i rispettivi Oscar? Io, personalmente, credo di no; o meglio, penso che in passato abbiano avuto occasioni migliori. Basti pensare alla colonna sonora di Mission, oppure a quella de Gli intoccabili, che sinceramente le reputo una spanna sopra a quella del film di Tarantino. E il povero Leo, che dopo sei nomination, tra cui quella per The Wolf of Wall Street, riesce a portarsi a casa l'Oscar per un film in cui ansima, si sbava addosso e si trascina a fatica per tutta la durata della pellicola. Ma questi sono i misteri di Hollywood, dove non sai mai quando puoi aggiudicarti un premio Oscar; ed è quello che è capitato con Mad Max: Fury Road, che di statuette ne ha portate a casa ben sei. E diciamoci la verità, in pochi si sarebbero aspettati un successo del genere dal film di George Miller: l'uomo che fino a pochi anni fa sembrava sull'orlo del precipizio, da quando fece iniziare a ballare i pinguini e parlare i maiali. Voi invece cosa ne pensate degli Oscar 2016? Sono meritati? Oppure avreste fatto vincere altri artisti e film?

mercoledì 24 febbraio 2016

Un Poliziotto alle Elementari 2 - il trailer (davvero)

Quando ho letto la notizia che avrebbero fatto il seguito di Un Poliziotto alle Elementari, la mia mente ha faticato non poco a trovarne il senso. Ma forse, come sbiascica il Vasco, un senso non ce l'ha. Ed infatti eccolo qui, il primo trailer del seguito di un film che non avrebbe dovuto avere seguiti.


Diretto da Don Michael Paul (regista di Tremors 5) e con protagonista il mitico Dolph Lundgren, la pellicola al momento uscirà solo in America direttamente in home video, digitale e On Demand il 17 maggio prossimo. Il resto del mondo dovrà aspettare, sperando di poter godere quanto prima di questo capolavoro; di questa nuova pietra miliare del cinema, forse forse pure vincitore di qualche Premio Oscar, almeno come miglior minchiata del 2016. Vai Dolph, spiezzali tutti in due quei mocciosi!

lunedì 22 febbraio 2016

5 videogiochi di cui mi piacerebbe vedere un seguito

Per un videogiocatore come me, ci sono dei titoli che per un motivo o per l'altro, sono rimasti nel cuore. Nel mio caso sono cinque i giochi di cui vorrei vedere un seguito, precisamente questi:



Dino Crisis & Dino Crisis 2
(PlayStation)

Un survival horror con i dinosauri, con una protagonista sexy e letale. E rossa. E io adoro le rosse, comunque: la serie conta in tutto tre episodi, ma tralasciando il terzo uscito solo per la prima Xbox, che definire orribile è un complimento, i primi due sono invece dei must have per la prima PlayStation. Specialmente il primo capitolo, dove il fattore sopravvivenza, legato alla scorta limitata di proiettili e medicinali, rendeva l'esperienza di gioco simile a quella dei primi Resident Evil. Mi piacerebbe giocare ad un nuovo capitolo, forse meglio un seguito che faccia anche da reboot, ma comunque più simile come ambientazioni e struttura di gioco al primo storico episodio.

 



 Bahamut Lagoon
(Snes)

Questo gioco l'ho provato una volta sola, in giapponese, sull'emulatore. Uscito solo in Giapponelandia per il Super Nintendo, quindi di difficile reperibilità sul mercato, Bahamut Lagoon lo si può definire come uno spin-off della serie Final Fantasy. A dirla tutta, esiste una traduzione amatoriale per giocarsi la ROM nella lingua inglese, ma non è la stessa cosa di giocarselo sulla cartuccia originale. Il gioco presenta meccaniche da tattico, mescolate però al classico gioco di ruolo giapponese, dove il giocatore può utilizzare diversi personaggi appartenenti a classi specifiche, come guerrieri, maghi bianchi, evocatori e altro; una volta suddivisi in piccoli party, li si munisce di un drago da accudire e da utilizzare in battaglia. Un titolo davvero particolare, ambientato in un mondo di isole fluttuanti e dragoni leggendari. Sarebbe fenomenale un capitolo due, o comunque un seguito spirituale, per console Nintendo moderne.






Tombi! & Tombi! 2
(PlayStation)

Quando uscì, nel lontano 1998, non se lo filò di striscio nessuno: e pensare che Tombi! (in origine Tomba!) è stato creato da un certo Tokuro Fujiwara, il padre di Ghosts 'n Goblins. Per chi non lo conoscesse, il titolo Whoopee Camp è uno dei migliori esponenti del genere platform uscito sulla prima PlayStation (se non il migliore), in particolare il secondo capitolo, uscito l'anno seguente, dove gli elementi da gioco di ruolo e la grafica erano sviluppati meglio. Fujiwara aveva preso in considerazione un ipotetico terzo capitolo, ma il fallimento della Whoopee Camp ha fatto cadere il progetto nell'oblio. Purtroppo. C'è da dire però, che ora siamo nell'era del crowdfunding, quindi una speranza per il terzo capitolo potrebbe ancora esserci.




Primal Rage
(Arcade e varie console)

Dinosauri realizzati in stop-motion che si menano per la difesa o la conquista di una terra post-apocalittica: devo aggiungere altro? Ebbe un buon successo e venne convertito per molte console domestiche, tanto da spingere Atari a crearne un seguito; peccato che non venne mai ultimato. Non sarebbe male un ritorno di Primal Rage anche su console moderne, un po' come è successo con Killer Instinct.



Zombies Ate My Neighbors
(Snes e Sega Megadrive)

Giocone della storica LucasArts in cui, scegliendo uno dei due protagonisti, si deve salvare il maggior numero di vicini di casa da un attacco di zombie e mostri di vario tipo. Una grafica coloratissima, dal tratto umoristico e demenziale, condito da citazioni di qualsiasi tipo, compreso un livello dedicato ad un altro successo della LucasArts: Day of the Tentacle. A dirla tutta, il gioco un seguito ce lo avrebbe anche, Ghoul Patrol, ma in verità i due titoli non hanno nulla in comune, dato che era stato pensato come un titolo a parte. Ora che i diritti della Lucas sono in mano alla Disney, la possibilità di un ipotetico seguito del gioco è pari allo zero; non che prima fosse diverso, ma Il Topo non guarda ai classici del passato se non gli fanno guadagnare miliardi di dollaroni. Se è vero che la speranza è l'ultima a morire, è anche vero che chi visse sperando morì cagando. Quindi preparo la carta igienica.

mercoledì 17 febbraio 2016

Pansexual Power



Se bazzicate sul Faccialibro e vi interessano i fumetti ne avrete sicuramente sentito parlare; ieri sul Resto del Carlino e La Nazione è stato pubblicato un articolo molto particolare, un articolo di sfogo personale da parte dell'autore che mi ha lasciato davvero senza parole. Se non l'avete letto questo è il link. L'articolo è incentrato sul film di Deadpool, l'anti-eroe Marvel in uscita domani nelle sale, ma più che sulla pellicola vera e propria, il giornalista si sofferma sull'ambigua sessualità del personaggio: come se fosse un dato rilevante per giudicare il film, come se la trama fosse incentrata sui gusti sessuali di Deadpool. Chiunque sia l'autore, il fatto che l'omosessualità gli dia fastidio lo si evince ad ogni riga; ma non si ferma qui, anzi, chiama a rapporto anche altri personaggi dei fumetti, come Legs Weaver (personaggio Bonelli lesbica dichiarata) chiedendosi cosa pensi di lei il vecchio Tex. A perte il fatto che ho sentito Tex e la cosa non gli dispiace, anzi. Comuqnue: lo so che il tutto è stato scritto appositamente per fare scalpore, cavalcando la scia del successo del film in America, in modo da racimolare qualche visualizzazione o vendere qualche copia in più dei giornali, attirando l'attenzione dei fan di Deadpool. Di cui non faccio parte, sia chiaro. La cosa che mi da veramente fastidio, che mi ha spinto a scrivere questo post, non è tanto l'accusare Deadpool un pansessuale, che lo è, ma il continuo criticare le scelte sessuali della gente a tutti i costi, pure in un articolo che parla del film di un uomo che indossa una tuta in latex. O pelle. Un personaggio dei fumetti che parla agli unicorni, che sculaccia Spider-Man e che viene sodomizzato dalla moglie demone. Ma siamo seri?!? Vi sembra una cosa sensata, prendersela per l'orientamento sessuale di un personaggio fittizio? Magari iniziando pure l'articolo attaccando Sanremo per le fasce arcobaleno indossate dai cantanti (non l'ho visto, tranquilli) concludendolo poi con l'enigmatica frase "...la chiamano eteroflessibilità. Contenti loro", dopo aver scritto di quanti film siano in uscita dove i protagonisti sono degli etero, che però poi non disdegnano pure il proprio sesso. Tutti sono liberi di pensare quello che vogliono, di vivere la propria vita come più gli pare; se domani ho voglia di mangiare un sasso lo faccio, senza che Tizio mi dica di non farlo, perché non è suo diritto, perché se sono una persona a cui piacciono i sassi sono solo affari miei. La libertà di ognuno finisce dove inizia la libertà di un altro. Se a Deadpool piace sia la patata, che il pesce, che qualsiasi cosa respiri, o sia comunque ancora calda, c'è da ricordarsi che lui è il protagonista di un fumetto (negli ultimi tempi pure scadente), quindi è inutile attaccarlo. Come è inutile attaccare chi pansessuale/gay/etero/quello che si appende per i testicoli lo è realmente. Alla fine, cari miei, qualsiasi cosa facciate nella vostra vita privata, riguarda solo voi. Ma questa è un'altra storia, l'importante è capire a quanta gente frega della sessualità di un personaggio dei fumetti. Penso a nessuno. Appunto.

lunedì 15 febbraio 2016

Sono tornate le Micro Machines!

Quasi due anni fa, scrissi un post a riguardo le famosissime Micro Machines; bene, non mi sarei mai immaginato di poterne scrivere un altro, soprattutto quello dedicato al loro ritorno sul mercato. Perché se non lo sapete, sono tornate le Micro Machines!


Ma non facciamo prendere dal panico, travolti dai ricordi di un'infanzia in cui eravamo sommersi di macchinine in scala Ant-Man; questa nuova serie di Micro Machines è, purtroppo, al momento solo monotematica; poiché questa nuova serie di Micro Machines proviene da una galassia lontana lontana...


Prodotte dalla Hasbro, dalle nostre parti sono abbastanza difficili da trovare, nonostante il fenomeno Star Wars abbia invaso i negozi ancora prima dell'uscita del settimo capitolo. Una cosa però è certa: la qualità di queste Micro Machines mi sembra leggermente inferiore a quelle degli anni 90, nonostante sia convinto che molte di esse vengano fabbricate con i medesimi stampi dell'epoca. Sarà la plastica utilizzata, oppure le colorazioni dai toni sbiaditi, ma personalmente le trovo bruttine, considerando pure il prezzo "leggermente" alto al quale sono vendute.



La linea è composta al momento da veicoli e personaggi provenienti da quasi tutti e sette i film, più quattro playset che possono solo allacciare le scarpe a quelli prodotti negli anni 90. In sostanza, nulla di speciale, ed è un peccato. Vedremo col tempo se queste nuove Micro Machines riusciranno a tornare ai fasti di un tempo, magari tornando alle origini, con macchinine e playset come il mitologico camper-città.  










Giusto per farvi un esempio:






Questi erano alcuni dei vecchi playset fatti dalla Galoob, prima dello smantellamento da parte di Hasbro. Direi che quelli nuovi gli puliscono casa, muti.

mercoledì 10 febbraio 2016

Fake in China 6: il risveglio del tarocco

Non è passato molto dall'ultimo Fake in China, ma come vedrete, il Grande Tarocco non smette mai di produrre. Mai. Perché nelle fabbriche dei tarocchi non si sciopera, non ci si ferma per nulla al mondo; per questo motivo, tutti noi, dobbiamo ringraziare quei poveri operai sottopagati, rinchiusi per venti ore al giorno in fabbriche tossiche e senza nessuna norma di sicurezza. Grazie, grazie di cuore per tutte queste merdaviglie che ci donate.

La pistola sonica del trenino Thomas, un must have per tutti i bambini con istinti omicidi.

Un misto tra Harry Potter, un puffo e un triciclo.

"Termina e distruggi le figure". Il miglior nome di sempre, qualsiasi cosa voglia dire.

Un pupazzino sguercio e muscoloso, abbinato ad un paio di occhiali da sole "resistenti agli impatti".

 Avete mai visto Spider-Man che cerca di accoppiarsi con una pistola? Bè, ora sì.

"Peppa Pig Facciadipene è in vendita solo dal tuo negoziante (cinese) di fiducia!"

Mentre la capoccia gigante di Darth Vader svolazza nel cielo rosa, tra scatarrate verdi e ufo a forma di supposta, il malefico PO-5 (il cugino votato al lato oscuro di R2-D2) spara temibili raggi laser dagli occhi. Il robot invasore più terrificante della storia.

A proposito di Darth Vader e supposte: "Comoda la spada laser nel culo, Darthy?".

Schifochù.

"È un uccello? È un razzo? È un aereo?". No, è molto peggio. È una mer...


Gli altri Fake in China:

Gli speciali:

Gli spin-off:

lunedì 8 febbraio 2016

I miei videogiochi del mese - gennaio 2016

Gennaio è stato un mese di transizione, tra il vecchio ed il nuovo anno, in cui mi sono preso piccole pause in tutto: il blog, i fumetti, il lavoro e sì, anche i videogiochi. Avrei potuto giocare di più, ma ho preferito passare del tempo a fare altro; infatti se continuo così, credo che questa rubrica abbia vita breve. Nel frattempo però, questi sono quei pochi giochi a cui ho dedicato anche solo una partita a tempo perso:

Solstice: The Quest for the Staff of Demnos
(Nes)

Uno dei primi giochi a cui abbia mai giocato in vita mia; mi è bastata una partita di dieci minuti per ricadere nello sconforto, perché oggi come all'ora, sono un impedito totale a questo gioco. Un puzzle game con grafica isometrica in cui si vestono i panni dello stregone Shadax, alla ricerca dello scettro di Demnos all'interno del magico castello di Kastlerock. Difficile e dispersivo, merita sicuramente una partita, anche se non ho mai conosciuto nessuno che sia riuscito a finirlo.



Asphalt 8: Airborne
 (iOS, Android)

Giochino per cellulari della Gameloft molto simile alla serie Burnout; buona grafica, giocabilità e diverse tipologie di gare. Ottimo pure il parco macchine, con marchi storici e bolidi di qualsiasi tipo, pure prototipi. Sembrerebbe un ottimo titolo, specialmente per essere un Free-To-Play, o forse mi sbaglio? Perché come spesso accade in titoli come questo, per riuscire a vincere le gare più avanzate occorrono macchine più veloci, che però costano centinaia di migliaia di crediti che è impossibile accumulare normalmente. In pratica se non paghi non vinci. E da Free-To-Play diventa Pay-To-Wyn e allora ciao belli. Però per i primi giorni riesce a divertire.



Cho Ren Sha 68K
(PC) 

Shoot 'em up uscito nel lontano 1995 per Sharp X68000, sviluppato e pubblicato da Famibe no Yosshin; tanto bello quanto letale, il giocatore ha solo tre vite per riuscire a completarlo. Praticamente impossibile se non sei un giapponese nato e cresciuto nell'iperspazio, abituato a sparare e schivare colpi alla velocità della luce.

venerdì 5 febbraio 2016

Venerdì coin-op XLV

Siete tutti pronti per un nuovo appuntamento con la rubrica Venerdì coin-op? Bene, perché anche oggi dovremo salvare una giovane fanciulla rapita dal cattivone di turno. Avventuriamoci quindi in una fitta foresta in compagnia di:


Sviluppato e prodotto dalla TAD Corporation nel 1989, Toki (conosciuto in Giappone come JuJu Densetsu JuJu伝説) è un platform molto colorato e divertente, dove si controlla l'omonimo protagonista, trasformato in una scimmia dallo stregone Vookimedlo che, assieme al gigante semi invisibile Bashtar, rapiscono la sua ragazza.


Il gameplay di Toki è semplice: il giocatore si muove lungo i sei livelli di gioco sparando sputando addosso ai nemici, saltando, raccogliendo vari tipi di bonus e affrontando i consueti e immancabili boss di fine livello.



Come ho appena scritto, l'arma di Toki è il suo sputo. Raccogliendo opportuni power-up, lo scimmiesco protagonista aumenta la potenza e la tipologia di sputo: più grosso, triplo sputo, lanciafiamme e sputo caricato. In pratica il gioco è una gara di sputi.



Lungo i livelli si possono trovare diversi tipi di bonus:
Monete - vengono perse dai mostri sconfitti e ogni 50 donano una vita extra.
Casco da football americano - serve per proteggersi la testa. Ovviamente.
Scarpe da ginnastica - se indossate fanno saltare più in alto.
Orologio - aumenta di qualche secondo il timer di fine livello.
Statuetta - una statuetta raffigurante Toki che dona una vita extra.


L'aspetto dei nemici principali del gioco è molto variegato; tra creature scimmiesche, demoni di varie forme e dimensioni, insetti, ragni e altre amenità varie, il giocatore deve affrontare una nutrita schiera di cattivi. Oltre ai boss, durante i primi due livelli sono presenti anche dei mini boss, precisamente una porta in pietra con nove teste, controllate da due scimmie, ed un tritone gigante armato di tridente.




Convertito per qualsiasi tipo di console domestiche dell'epoca, negli ultimi anni doveva tornare alla ribalta con un remake fatto dalla Golgoth Studio, un team indipendente di ragazzi amanti dei retro games, peccato che tutt'ora non si abbiano notizie certe sulla data di uscita.