mercoledì 27 aprile 2016

La Mente su Facebook

Forse già lo saprete, forse no, comunque su Facebook potete trovare la pagina ufficiosa della Mente. Tipo qui, ad esempio. Mi raccomando, fate i bravi e cliccate mi piace, magari condividete pure tra i vostri amici che ancora non mi conoscono. Giusto per ampliare la cerchia dei disagiati mentali che ogni giorno passano in questo brutto e sporco blog. 

 

martedì 26 aprile 2016

Scusate il ritardo

Scusate il ritardo dei miei post, ma con il lavoro ho davvero poco tempo da dedicare al blog, se poi ci mettiamo i week-end in cui ho mille cose da fare, mi risulta davvero difficile trovare il momento per scrivere. Comunque, visto che non ho preparato nulla per voi, facciamo una cosa diversa dal solito: ditemi voi qualcosa, scrivete nei commenti quello che vi passa per la testa, cosa avete o non avete fatto in questi giorni, se siete andati da qualche parte, se avete letto un libro che vi è piaciuto o visto un film interessante. Per scusarmi del disagio vi allego una foto di una bella ragazza, giusto così, per rifarvi gli occhi. 

 

venerdì 22 aprile 2016

Venerdì coin-op XLVIII

Dopo qualche settimana, ecco che torna il Venerdì coin-op, la rubrica sui vecchi cabinati da sala giochi. Oggi vi parlerò di uno dei miei coin-op preferiti; vi sentite pronti a fronteggiare una schiera di Xenomorfi con:


Sviluppato e prodotto da Capcom nel 1994, Alien vs. Predator è un esponente del genere beat'em up: ovvero un picchiaduro a scorrimento in cui si prendono a pizze in faccia i nemici come se non ci fosse un domani.



La storia del gioco parte dalla città californiana di San Drad, dove i due protagonisti del gioco, il Maggiore Dutch Schaefer e il Tenente Linn Kurosawa, sono rimasti separati dal resto dei Colonial Marines dopo l'attacco alla Terra da parte dei famelici Xenomorfi. A un passo dalla fine però, a salvargli la pelle arrivano due Predator, nemici giurati dei famosi alieni di Giger: insieme formeranno quindi l'unica squadra di combattenti in grado di spaccareilculo alla minaccia Xenomorfa.  



Come ho appena scritto, i personaggi selezionabili sono quattro:

Maggiore  Dutch Schaefer - Un cyborg che ha perso un braccio in battaglia contro gli Xenomorfi, al suo posto ha ora un cannone.
Tenente Linn Kurosawa - Anche lei un cyborg, la sua arma secondaria è una katana.
Predator Hunter - Come suggerisce il nome, questo giovane predator è specificato nella caccia. 
Predator Warrior - Un valoroso guerriero alieno, meno forte ma più abile nel combattere rispetto al Predator Hunter.

 
Il gioco è suddiviso in sette stage, seguendo un percorso che parte dalla città di San Drad, per poi spostarsi nel suo sottosuolo, proseguendo a bordo del mitico APC (Armored Personnel Carrier), il veicolo blindato visto nella saga di Aliens. Il viaggio continua poi nell'alveare della regina aliena, dove il giocatore deve farsi strada tra Xenomorfi e umani infettati, per poi scoprire che dietro all'attacco dei famelici alieni si nasconde l'esercito della Wayland-Yutani Corporation, altro nome legato all'universo di Alien. Una volta scoperto il motivo per cui sono giunti sulla Terra gli alieni, l'avventura prosegue nei laboratori segreti della Wayland-Yutani, dove i Predator vengono usati come cavie, per poi ritrovarsi a bordo di una stazione spaziale per affrontare nuovamente la regina aliena, pronta a tutto per vendicarsi della morte dei suoi figli.




Ogni personaggio dispone di un buon numero di mosse, da combinare tra loro per efettuare colpi ancora più potenti, oltre all'immancabile mossa speciale. I nemici presenti nel gioco variano dai classici Xenomorfi a quelli di specie diverse, space marines, umani infetti e Predator modificati in laboratorio. Gli scontri con i boss di fine livello non sono mai troppo ostici, specialmente se affrontati con più giocatori; il massimo di personaggi giocati è tre, anche se un cabinato per quattro sarebbe stato perfetto.



Lungo i livelli si possono trovare molti tipi di bonus, come armi da mischia e fucili di vario genere, cibo per recuperare la vita e gioielli o vari tipi di oggetti di valore per accumulare punti bonus. Come ogni beat'em up che si rispetti, anche in Alien vs. Predator si possono rompere oggetti dello scenario, come lampioni, casse di legno, segnali stradali e barili.


Nonostante il grande successo del gioco, non venne mai creata una sua versione per console domestiche, rimanendo relegato al solo formato da sala. Purtroppo. Inizialmente il progetto era nato per accompagnare l'uscita di un fantomatico film omonimo, che tra continui ritardi e problemi di produzione è uscito nel 2004, dieci anni dopo che la Capcom ha sfornato questo gioiellino, che nulla ha in comune con la pellicola di Paul W. S. Anderson. Per fortuna. Dall'idea del gioco di unire sotto lo stesso tetto le due specie aliene rivali è nata una prolifica serie a fumetti, pubblicata in America dalla Dark Horse.





lunedì 18 aprile 2016

Una rubrica paranormale?


E se dessi vita ad una piccola rubrica sul paranormale? Magari raccontando le mie esperienze o quelle raccontatemi da altri? Magari volendo pure le vostre, sempre che abbiate voglia di condividerle con tutti. L'idea mi è venuta in mente qualche tempo fa per colpa del collega Miki Moz, che in un suo post recente ha raccontato di quel periodo in cui era una piccola Bestia di Satana. Sapete no, tipo ascoltare le canzoni dei Litfiba al contrario o cercare di contattare il parente defunto per ricevere i numeri del Lotto. Cose del genere, ma poi il discorso è un pochino traviato nei commenti e si è finito per parlare di fenomeni paranormali e vicende ai confini della realtà. Quindi mi sono detto: perché non dare vita a una piccola rubrica apposita? Ditemi, vi piacerebbe leggere o raccontare delle esperienze fuori dal comune?

giovedì 14 aprile 2016

Godzilla: Resurgence, il primo devastante trailer

E con grande sorpresa di tutti, ecco spuntare il primo trailer di Godzilla: Resurgence, il prossimo film giapponese del kaiju più famoso di sempre.


Per la prima volta, Godzilla non sarà un dinosauro gigante, ma una creatura raccapricciante e deforme. E mi piace. Certo, è completamente diverso da ogni sua incarnazione passata, più oscuro e malvagio, più creepy; un nuovo Godzilla lontano anni luce dai suoi predecessori, più umanizzati nei comportamenti e gradevoli nell'aspetto. Il suo ruggito scuoterà i cinema nipponici il 29 luglio di quest'anno, mentre dalle nostre parti non ce ne accorgeremo nemmeno.


mercoledì 13 aprile 2016

Doctor Strange, il primo trailer del nuovo film Marvel

Un po' Inception, un po' Batman Begins, ecco a voi il primo trailer italiano del film dedicato al Dottor Strange, interpretato dall'attore Benedict Timothy Carlton Cumberbatch, per gli amici "quello di Sherlock".


Portare sul grande schermo il Dottor Strange non è sicuramente una cosa facile, ma staremo a vedere cosa ne salterà fuori, io ne sono comunque fiducioso.

lunedì 11 aprile 2016

Max Factory Figma #254: Knights of Sidonia: Tsugumori - La Fotorecensione

Rieccoci qui con una nuova Fotorecensione, questa volta incentrata su di un prodotto di cui avevo già parlato qualche settimana fa, precisamente nella prima parte della mia qish list robotica. Bene, dopo settimane di lunga attesa, è finalmente arrivato dal Giappone il mio Tsugumori tratto dalla serie animata di Knights of Sidonia, l'ultimo manga del maestro Tsutomu Nihei. Bello come immaginavo? Sì, anche di più forse.


Questa è la versione della Max Factory, precisamente l'uscita #254 della serie Figma. La scatola è molto sobria, niente disegni o loghi giganti.



Sul retro sono presenti delle foto che mostrano le varie pose in cui lo si può impostare, più quella assieme alla versione alternativa del robottone.



Oltre ai pezzi che compongono il piedistallo e le istruzioni, è presente pure un nutrito set di mani e un perno di scorta, nel caso si rompa uno di quelli presenti nei polsi del mecha. Da notare la busta con la scritta Figma, che serve a contenere i vari pezzi o parti che non vengono usate per evitare che vadano persi.



Una volta liberato dall'imballaggio, lo Tsugumori si presenta così, al naturale, senza il propulsore sulla schiena e con la testa standard.


Eccolo invece con il propulsore; la punta può essere cambiata con una molto più lunga, per configurarlo nella "formazione del palmo", una modalità di volo che viene utilizzata nel manga.



Questa è invece la seconda testa presente nella confezione, con il "muso aperto".



Una delle armi più famose di Knights of Sidonia è la lancia Kabizashi; volendo è possibile attaccarci un pezzo del corpo di un Gauna, i nemici dell'opera originale, anch'esso presente nella confezione.


La seconda arma è il Super High Speed Ballistics Acceleration Device, un super fucilone in pratica.


Per finire si possono attaccare all'avambraccio le High-Frequency Blade, che però non mi convincono.



Di foto in pose stilose non ho avuto modo di farle, per via del poco tempo che avevo a disposizione per finire la Fotorecensione, comunque sono molto soddisfatto del mio nuovo robottone. Il rapporto qualità-prezzo è soddisfacente, io l'ho pagato poco più di una quarantina di Euro, mi è costata quasi di più la dogana che tutto il resto. Purtroppo l'ho visto in vendita qui in Italia a prezzi folli, per cui consiglio a chi lo volesse recuperare di guardare prima sui siti on-line. Lo Tsugumori ha una linea molto particolare, molto diversa dai classici mecha, ed è per questo motivo che mi è piaciuto da subito, in più la Max Factory ha fatto un ottimo lavoro, senza tralasciare nessun dettaglio nello sculpting. Ottimo affare.

sabato 9 aprile 2016

Saturday Night Beer - Delirium Tremens


Eccoci qui, al primo appuntamento con la nuova rubrica Saturday Night Beer, ovvero "la birra del sabato sera". Perché sì, la birra è sempre buona, ma il sabato sera ancora di più; essendo che di birre ne esistono miliardi, di svariate tipologie e varianti, per semplificare le cose ogni Saturday Night Beer parlerà di una birra diversa qualunque, l'importante è che l'abbia assaggiata personalmente almeno una volta. Ovviamente, non consideratela come se fosse pubblicità, ma più come una recensione. Detto ciò, diamo ufficialmente il via al Saturday Night Beer con:


La Delirium Tremens, una Ale Belga creata nel 1988 e prodotta dal birrificio Huyghe a Melle, in Belgio. Ha un colore dorato e un gusto equilibrato e fruttato, la schiuma è abbondante ma leggera, mentre la gradazione alcolica è di 9° vol.; non leggerissima certo, ma accompagnata da un paninazzo è la fine del mondo. In alternativa un tagliere di formaggi e salumi va più che bene.


La Delirium Tremens è realizzata utilizzando le qualità migliori di luppoli Saaz e Styrian, facendola poi fermentare con ben tre diversi tipi di lievito: per questo motivo nel 1998 è stata dichiarata la birra più buona del mondo. Una particolarità delle Delirium (perché ne esistono diverse tipologie) è soprattutto la bottiglia in ceramica, oltre ovviamente al famosissimo elefantino rosa, logo storico delle Delirium.

mercoledì 6 aprile 2016

XAGAX [capitolo 2]

Iniziamo col dire che il progetto XAGAX è ancora vivo, anche se avrebbe bisogno del vostro aiuto più che mai per poter avanzare. Se volete scrivere un capitolo vi basta mandarlo al mio indirizzo e-mail, che trovate nelle informazioni personali, nella barra alla vostra destra. Detto questo, di seguito vi mando ai primi due capitoli, quello zero e il primo; per il resto buona lettura.

CAPITOLI:
CAPITOLO 0 
CAPITOLO 1 

 CAPITOLO 2:
 Oltre il tempo e lo spazio 

di Vaander Ral Mehn

Il mio nome è Vaander Ral Mehn e sono l'ultimo dei crononauti, oltre che l'ultimo essere umano esistente, in questo luogo oltre il tempo e lo spazio. Ho iniziato il mio viaggio nell'anno 4357, secondo il nuovo calendario universale; il mio scopo era quello di riuscire a trovare più informazioni possibili a riguardo dell'enigmatico XAGAX, il più grande segreto dell'universo. Per causa sua ho visto interi mondi ridotti in cenere, miliardi di vite spezzate; tutto per la brama di potere degli uomini dalla maschera d'oro. Ovunque andassi, in qualsiasi epoca e dimensione, loro tramavano nell'ombra. Per questo motivo ho deciso di mandare questo messaggio in ogni luogo del multiverso, impresso all'interno del mio stesso codice genetico, affinché i miei avi e tutti i loro possibili discendenti sappiano del pericolo che XAGAX rappresenta per l'esistenza stessa del tutto. Chiunque siano gli uomini dalla maschera d'oro, non potranno mai riuscire a controllare così tanto potere; quello che rappresenta XAGAX va al di là di ogni umana comprensione, per questo devono essere fermati, perché non hanno idea di quello che stanno causando e che continuano a causare. Nel mio lungo viaggio, ho visto però una piccola speranza, l'unica possibilità che ha l'umanità di potersi salvare: sulla Terra esiste un frammento infinitesimale del potere di XAGAX, trovandolo prima degli uomini dalla maschera d'oro si potrebbe salvaguardare l'esistenza di ogni cosa. Bisogna trovare lo XAGAX-RAL-YAL.

lunedì 4 aprile 2016

Miitomo, la prima app Nintendo

E pure Nintendo si è buttata nel settore delle app mobile, con un prodotto a metà strada tra un videogioco e un social network, ovvero:


Un'app gratuita che non è altro che una versione alleggerita del famoso Tomodachi Life, il simulatore di vita per Nintendo 3DS, in cui ci si crea un proprio Mii (l'avatar Nintendo) per poi farlo interagire all'intero di un mondo digitale con i Mii di altri giocatori. Ma se in Tomodachi Life ci si deve prendere cura del proprio avatar in stile Tamagotchi, Miitomo è reso più semplice e accessibile da tutti; non ci sono minigiochi (al momento), come non ci sono luoghi di ritrovo come ristoranti e locali, ma solo la stanzetta in cui vive il nostro Mii. Certo, con il tempo amplieranno sicuramente il mondo di Miitomo, ma per ora non c'è molta scelta sul cosa fare e non fare, visto che il fulcro dell'app è quello di rispondere alle domande che il nostro Mii o quello dei nostri amici ci pongono, per poi commentare le risposte altrui con un messaggio o cliccando l'icona del cuoricino in segno di approvazione, stile "mi piace". 


La parte più simpatica è certamente la creazione del Mii, che chiunque di voi abbia mai avuto una console moderna Nintendo penso conosca già; in pratica si modella l'avatar secondo i nostri gusti, gli si da un tono di voce adeguato e gli si crea un carattere in base a dei parametri da modificare. Infine c'è la parte dei vestiti, dove si può scegliere tra una svariata serie di costumi e accessori, pagandoli sia con monete del gioco (ricevute tramite premi giornalieri o rispondendo alle domande dei Mii) che con $oldi veri. In sostanza per essere la prima app Nintendo per smartphone non è male, poteva essere sfruttata meglio la parte d'interazione tra i vari Mii, non lasciandola circoscritta al solo rispondere alle domande fatte in modo random, ma sono sicuro che col tempo Miitomo verrà migliorato e ampliato, rendendolo una variante più allegra e simpatica ai classici social network.