mercoledì 30 novembre 2016

LEGO Worlds, il videogioco per Mastri Costruttori

Prendete Minecraft; fatto? Bene, ora dategli fuoco e spargete al vento le sue ceneri, perché sta per arrivare su console e PC il sandbox game definitivo. 

 

L'anno scorso uscì in Early Access su Steam, raccogliendo un buon numero di pareri positivi; ora, o meglio, il 24 febbraio 2017, LEGO Worlds verrà rilasciato anche per PS4, Xbox e PC. Armatevi dunque di fantasia, poiché essa sarà l'unico limite che avrete una volta inserito il disco e avviata la partita.

lunedì 28 novembre 2016

Mad Sheila, il trailer del Mad Max cinese

Ebbene sì, avete letto bene, i cinesi hanno fatto la loro personale versione di Mad Max. Una versione dai toni demenziali, ma che non si fa mancare nulla del repertorio post-apocalittico a cui siamo abituati; costumi appariscenti e personaggi sopra le righe, alla guida di veicoli blindati lanciati in furiosi inseguimenti lungo le polverosi strade desertiche, sparatorie ed esplosioni a low budget. Enjoy.


Non ho trovato il nome degli attori, e ci sono davvero poche notizie riguardanti questa apocalittica pellicola, giusto il luogo delle riprese, il deserto della Mongolia. Ah, c'è pure il rischio che diventi una trilogia. Tanta roba, insomma.


giovedì 24 novembre 2016

5 serie animate che odio profondamente

Sono sicuro che con questo post mi attirerò l'antipatia di molti di voi, ma chissene, è ora che sappiate quanto io sia una brutta persona. Per diversi motivi che poi vi spiegherò, durante la transizione da infanzia a pubertà, ho iniziato a provare prima antipatia, poi disgusto e infine odio per delle serie animate specifiche; del tipo che se ne vedo anche solo la sigla mi sale la voglia di genocidio.

NARUTO
La colpa non è attribuibile alla serie stessa, che trovo comunque noiosa e davvero strutturata male, ma alla fandom di giappominchia brufolosi e imparruccati male che si aggirano ad ogni singola fiera del fumetto. Ok, la loro età media è pari alla metà dei miei anni, ma porcoschifo basta, non ne posso più di vedere cosplay di Naruto. Sono anni che infestano ogni fiera che frequento, nemmeno fossero pagati per esserci. Stesso discorso per One Piece, ma almeno in quel caso la serie è più divertente. Più o meno.


DETECTIVE CONAN
Ennesima serie infinita, che dopo più di 800 puntate è ancora lontana dal finire. Giuro, ho provato a seguirla all'inizio trovandola pure interessante; poi ho capito che La signora in giallo gli mangia in testa a Conan e soci e quindi ciao. Detesto che in una serie la trama di fondo non venga sviluppata, andandosi a perdere tra i centinaia di episodi autoconclusivi senza importanza, creati solo per allungare la mia agonia da spettatore scoglionato.


ADVENTURE TIME
Sì, odio Adventure Time da prima che diventasse famoso. Ogni singolo episodio è per me una morte cerebrale; un trip di acidi dalla quale esci male, o peggio, non ne esci proprio. Lunghi silenzi e immagini alla quale il mio cervello non riesce dare una spiegazione, peggio dell'ipnorospo di Futurama versione punkabbestia sotto i portici. Non riesco a capire come possiate guardarlo, davvero. 


SPONGEBOB
Come per Adventure Time, solo che SpongeBob ha in più la risata più fastidiosa dell'universo intero. SpongeBob deve morire male, assieme a Patrick Stella, Mr. Krabs e Squiddi, il capitano della sigla e tutti i personaggi di questo abominio animato. 


SIMPSON
Ebbene sì, detesto pure i Simpson. Ora. Perché una volta li guardavo con piacere, divertito dai loro episodi e dalle loro battute, poi però, col passare degli anni, le cose sono cambiate. O meglio, non sono cambiate affatto. Da due decenni sono rimasti sempre gli stessi, con le loro solite battute e le solite situazioni. Dopo l'ennesima replica si capisce che in tutti questi anni qualcosa è andato storto: non è mai cambiato nulla. La serie ha bisogno di uno svecchiamento, di far crescere quei maledetti Bart, Lisa e Maggie e mandare Homer in pensione. Mostrare la vita che va avanti, il tempo che passa e creare situazioni nuove. Odio i Simpson perché anche se sono cresciuto con loro, loro non vogliono crescere con me. 


Ah, odio anche i Puffi.

lunedì 21 novembre 2016

I nuovi Zord del film dei Power Rangers

Quando qualche settimana fa vidi per la prima volta il trailer del nuovo film sui Power Rangers, devo ammettere che un pochino di speranza si era accesa in me. Poi mostrarono lui.


Il nuovo Megazord, che ha polverizzato ogni mia speranza per questo film. Un incrocio tra Pacific Rim e Arlecchino, che nulla ha in comune con il vecchio e iconico robottone della serie originale. Ma non è finita qui, perché girando per la rete mi sono imbattuto nel primo Zord mostrato al pubblico, ovvero il T-Rex del Red Ranger. 


Il mio commento a caldo è stato "Ah...", poi il silenzio per circa due minuti. Il tempo necessario perché il mio cervello metabolizzasse il trauma. Sono quindi andato alla ricerca di ulteriori informazioni e alla fine, sono riuscito a trovare il video di un ragazzo del sito Ranger Nation, che facendo la recensione del nuovo Megazord ha mostrato il resto degli Zord. E credetemi, devo ancora riprendermi. 

ATTENZIONE:
Il seguente filmato potrebbe distruggere la vostra infanzia, proseguire nella visione potrebbe farvi perdere anche l'ultima fiducia che avete nel genere umano. Visionatelo a vostro rischio e pericolo. 

mercoledì 16 novembre 2016

I cugini del Nintendo Classic Mini: NES

Perché il vero motivo del successo del Nintendo Classic Mini: NES è tutto nel nome che si porta appresso. Senza quel Nintendo davanti, tutte le copie prenotate mesi prima e quelle andate letteralmente a ruba nei negozi, sarebbero ancora accatastate a prendere la polvere. Perché scrivo questo? Per il semplice motivo che il Mini NES non è il primo prodotto del genere, anzi, è solo l'ultimo di una serie di revival-console per nostalgici dell'epoca a 8 e 16 Bit. Solo che le altre le conoscono solo gli amarcord, lo zoccolo duro del retrogaming, quelli che collezionano per davvero queste chicche da prima che fossero di moda. Eccovi quindi una piccola lista dei cugini semisconosciuti del Mini NES.

 ATARI FLASHBACK 7
Prodotta dalla AtGames sotto licenza, riprende il design dell'Atari 2600, con due controller wireless e ben 101 giochi già preinstallati. Capito Nintendo? I controller sono wireless: vuol dire che quel tuo cavetto da trenta centimetri del Mini NES te lo devi mettere nel...ma andiamo avanti; esiste infatti pure la versione portatile.

ATARI FLASHBACK PORTABLE
Che di giochi ne contiene solo 60, ma non è un problema, visto che ha lo slot per le SD Card e la possibilità di essere collegato tramite un cavo alla TV. Non è il massimo del design, ma per il prezzo relativamente basso, io un pensierino ce lo farei.

 SEGA GENESIS CLASSIC GAME CONSOLE
Sempre AtGames, ma questa volta un prodotto davvero migliore di quelli mostrati poco sopra; infatti, il SEGA GENESIS CLASSIC GAME CONSOLE non solo ha ben 80 giochi preinstallati, tra i quali figurano nomi di un certo calibro, ma ha pure la possibilità di utilizzare le cartucce originali del Mega Drive, ops, del Genesis, la sua controparte americana. In più, questa macchinetta delle meraviglie permette il salvataggio dei dati, cosa molto pratica nei giochi di ruolo. Ah, pure qui i controller sono due e sono wireless. Capito Nintendo? Due controller venduti assieme, non che mi tocca comprarne uno a parte. Pezzente.

 SEGA MEGA DRIVE ULTIMATE PORTABLE GAME PLAYER
La versione portatile del Genesis, con 80 giochi e lo slot SD Card. Anche questa può essere collegata alla TV. Ora però voglio il rifacimento del Game Gear, magari che non ciucci batterie come se fosse un reattore nucleare, e senza il fastidioso problema del condensatore che manda in vacca ogni due per tre la console.

 COLECOVISION FLASHBACK

INTELLIVISION FLASHBACK
Sempre la AtGames, questa volta con due reperti del Triassico inferiore: ColecoVision Flashback e Intellivision Flashback. Se al solo guardarli vi ricordano qualcosa, vuol dire che siete più vecchi di quanto pensiate, e che quando uscì il Nintendo NES originale eravate molto probabilmente già maggiorenni. Un minuto di silenzio.

NINTENDO M82
Più che un cugino del Mini NES, direi il padre spirituale. La versione M82 era presente nei grandi magazzini e veniva usato per pubblicizzare e far provare con mano la potenza del NES; poteva contenere fino a 12 cartucce contemporaneamente. 

NINTENDO FAMICOM BOX
Altro NES, questa volta nella versione blindata per Hotel. Una vera chicca per i collezionisti.

POLYSTATION
Ma la vera regina indiscussa rimane sempre la PolyStation, con quei suoi 10.000.000 milioni di giochi in 1. Che vuol dire 10.000.000 versioni della stessa rom scrausa di Super Mario. E la Nintendo muta!

lunedì 14 novembre 2016

I fantastici giocattoli cinesi della Chap Mei Plastic Toys

Scusate la lunga assenza del blog, ma per una settimana ho avuto un incontro ravvicinato del terzo tipo con un virus viuuulente, che mi ha costretto nei migliore dei casi a stare parcheggiato nel letto, nei peggiori invece in un'altra stanza della casa adibita ad evacuare le scorie radioattive. Ora sembra che sia stato finalmente debellato e sono quindi pronto per ricominciare. Bene, dopo questa spiegazione esauriente su come e dove abbia passato la settimana scorsa, posso finalmente parlarvi di una ditta di giocattoli particolare; tutti voi sentendo parlare di giocattoli cinesi proiettate in automatico la mente verso le più strambe schifezze, deliranti fantasie e taroccate farlocche che il genere umano abbia mai prodotto. Bene, cioè male, perché a dire la verità, esiste un'eccezione alla regola, e sto parlando della Chap Mei Plastic Toys.


Fondata nel 1971 a Hong Kong, la Chap Mei ha da sempre una marcia in più rispetto a tante altre industrie cinesi dei giocattoli; non si è accontentata di fare i soliti pupazzini in bilico tra il trash e l'osceno, come abbiamo imparato a vedere con la rubrica Fake in China, ma ha saputo creare delle vere e proprie serie di culto tra gli appassionati del settore. 






Non si hanno molte altre notizie a riguardo di questa misteriosa compagnia cinese, ma vi basti sapere che i suoi prodotti sono venduti in tutti i più grandi negozi di giocattoli del mondo, a fianco di nomi molto più blasonati come Hasbro o Mattel. 





I set Chap Mei sono qualcosa di completamente diverso dalla quasi totalità dei giocattoli moderni, dove il prezzo non è rapportato alla qualità e al volume di prodotto venduto. Per chiarirci: quante volte avete visto un set giocattolo compreso di personaggi, nemici, playset e qualche volta veicoli, tutto venduto assieme? Direi che l'ultima volta siano stati gli anni 90. Ma soprattutto, quante serie di giocattoli escono ancora con un playset, stile Masters, per intenderci?





Il suo essere vintage ma al passo con i tempi, offrendo prodotti di qualità ad un prezzo tutto sommato alla portata di tutti e con una vasta gamma di prodotti differenti, fanno sicuramente della Chap Mei una delle aziende migliori nel settore. 


Ma non è tutto oro quello che luccica, ed è normale che specialmente in passato, molti dei loro prodotti fossero rielaborazioni di giocattoli famosi, come G.I. Joe e pure i dinosauri del terzo Jurassic Park. Usando molto spesso gli stessi stampi, modificandoli all'occorrenza, hanno dato vita a un assortimento di creature e mezzi che nulla hanno da invidiare agli originali. A volte risultando addirittura migliorati sotto molti punti.

Forse.

mercoledì 2 novembre 2016

Jeeg giganti e Daltanious della collana Anime Robot - La Fotorecensione

Innanzitutto mi scuso per la qualità infima delle foto, ma le ho fatte in condizioni di luce davvero sfavorevoli, ed il flash non ha di certo aiutato. Comunque...


L'ultima volta che ho parlato della linea di giocattoli di Shin Jeeg, non ero rimasto di certo colpito per la loro qualità, anzi. Ora però, nonostante non si parli di personaggi giganti in PVC da collezione, ma più semplicemente giocattoloni in plastica, le cose sembrano andare molto meglio.


La scatola presenta le stesse immagini di quelle dei pupazzini più piccoli.


Il retro è spoglio e mostra solo delle immagini di Shin Jeeg con i vari componenti, contornate da frasi come "Vai Jeeg...CUORE E PLASTICA!".


Una volta tolto dalla scatola, il Jeeg classico non è poi così classico. Le gambe sono completamente diverse, come pure tanti piccoli particolari sparsi su tutto il corpo. Il modello è infatti basato su quello presente nella serie Shin Jeeg, con un design molto più spigoloso ed i piedi a ferro da stiro.


Sul retro del robot si notano gli unici punti avvitati, presenti nel torso e nel buco del...


I punti di snodo sono pochi, esattamente come i modelli in PVC per collezionisti. Questa è la classica posizione "altolà al sudore!".


La testa può essere ruotata di qualche grado.


Le gambe si possono volendo aprire, provando a fargli fare la break dance.



Lo Shin Jeeg, protagonista di questa linea, ha un design molto più aggressivo, con tutte quelle punte e spuntoni sparsi per il corpo. In entrambi i modelli sottolineo la buona colorazione, non eccelsa ma stiamo sempre parlando di pupazzoni di plastica da nemmeno trenta euro, contro i modelli in PVC dal prezzo a volte anche quattro o cinque volte superiore.




Purtroppo lo Shin Jeeg è negato per la break dance.


Passiamo ora alla prima uscita della collana da edicola Anime Robot, fatta da uscite quindicinali e avendo come soggetti i vari robottoni degli anni 70 e 80. Daltanious era stato pubblicizzato come in uscita il 2 novembre, ma già da una settimana gira nelle edicole, quindi non sono sicuro che riusciate ancora a trovarlo.


Esattamente come la Go Nagai Collection, i modellini sembrano a prima vista molto carini, ma avvicinandosi meglio si possono notare tante piccole pecche nella colorazione.



Il primo fascicolo l'ho trovato interessante, pieno di curiosità e con la gigantografia del modello, in cui si possono notare le differenze di colorazione che ha la statuina. Personalmente, l'unico motivo per il quale l'ho preso è stata la curiosità, ma se avete intenzione di cominciare la collana sappiate che il piano dell'opera non è ancora stato chiarito. Va bene la prima uscita a cinque euro, ma già dalla terza le cose cambiano, ed il non sapere di quanti volumi è composta è un deterrente a continuarla, specialmente se considerate la qualità/prezzo delle statuine.

In poche parole: promuovo i due Jeeg della Giochi Preziosi, nonostante non siano la perfezione. Se qualcuno è un esperto in colorazione di modellini, sono sicuro che con le dovute modifiche possano essere dei gran bei modelli, mentre la Anime Robot la schivo come ho fatto con la Go Nagai Collection.