lunedì 22 febbraio 2016

5 videogiochi di cui mi piacerebbe vedere un seguito

Per un videogiocatore come me, ci sono dei titoli che per un motivo o per l'altro, sono rimasti nel cuore. Nel mio caso sono cinque i giochi di cui vorrei vedere un seguito, precisamente questi:



Dino Crisis & Dino Crisis 2
(PlayStation)

Un survival horror con i dinosauri, con una protagonista sexy e letale. E rossa. E io adoro le rosse, comunque: la serie conta in tutto tre episodi, ma tralasciando il terzo uscito solo per la prima Xbox, che definire orribile è un complimento, i primi due sono invece dei must have per la prima PlayStation. Specialmente il primo capitolo, dove il fattore sopravvivenza, legato alla scorta limitata di proiettili e medicinali, rendeva l'esperienza di gioco simile a quella dei primi Resident Evil. Mi piacerebbe giocare ad un nuovo capitolo, forse meglio un seguito che faccia anche da reboot, ma comunque più simile come ambientazioni e struttura di gioco al primo storico episodio.

 



 Bahamut Lagoon
(Snes)

Questo gioco l'ho provato una volta sola, in giapponese, sull'emulatore. Uscito solo in Giapponelandia per il Super Nintendo, quindi di difficile reperibilità sul mercato, Bahamut Lagoon lo si può definire come uno spin-off della serie Final Fantasy. A dirla tutta, esiste una traduzione amatoriale per giocarsi la ROM nella lingua inglese, ma non è la stessa cosa di giocarselo sulla cartuccia originale. Il gioco presenta meccaniche da tattico, mescolate però al classico gioco di ruolo giapponese, dove il giocatore può utilizzare diversi personaggi appartenenti a classi specifiche, come guerrieri, maghi bianchi, evocatori e altro; una volta suddivisi in piccoli party, li si munisce di un drago da accudire e da utilizzare in battaglia. Un titolo davvero particolare, ambientato in un mondo di isole fluttuanti e dragoni leggendari. Sarebbe fenomenale un capitolo due, o comunque un seguito spirituale, per console Nintendo moderne.






Tombi! & Tombi! 2
(PlayStation)

Quando uscì, nel lontano 1998, non se lo filò di striscio nessuno: e pensare che Tombi! (in origine Tomba!) è stato creato da un certo Tokuro Fujiwara, il padre di Ghosts 'n Goblins. Per chi non lo conoscesse, il titolo Whoopee Camp è uno dei migliori esponenti del genere platform uscito sulla prima PlayStation (se non il migliore), in particolare il secondo capitolo, uscito l'anno seguente, dove gli elementi da gioco di ruolo e la grafica erano sviluppati meglio. Fujiwara aveva preso in considerazione un ipotetico terzo capitolo, ma il fallimento della Whoopee Camp ha fatto cadere il progetto nell'oblio. Purtroppo. C'è da dire però, che ora siamo nell'era del crowdfunding, quindi una speranza per il terzo capitolo potrebbe ancora esserci.




Primal Rage
(Arcade e varie console)

Dinosauri realizzati in stop-motion che si menano per la difesa o la conquista di una terra post-apocalittica: devo aggiungere altro? Ebbe un buon successo e venne convertito per molte console domestiche, tanto da spingere Atari a crearne un seguito; peccato che non venne mai ultimato. Non sarebbe male un ritorno di Primal Rage anche su console moderne, un po' come è successo con Killer Instinct.



Zombies Ate My Neighbors
(Snes e Sega Megadrive)

Giocone della storica LucasArts in cui, scegliendo uno dei due protagonisti, si deve salvare il maggior numero di vicini di casa da un attacco di zombie e mostri di vario tipo. Una grafica coloratissima, dal tratto umoristico e demenziale, condito da citazioni di qualsiasi tipo, compreso un livello dedicato ad un altro successo della LucasArts: Day of the Tentacle. A dirla tutta, il gioco un seguito ce lo avrebbe anche, Ghoul Patrol, ma in verità i due titoli non hanno nulla in comune, dato che era stato pensato come un titolo a parte. Ora che i diritti della Lucas sono in mano alla Disney, la possibilità di un ipotetico seguito del gioco è pari allo zero; non che prima fosse diverso, ma Il Topo non guarda ai classici del passato se non gli fanno guadagnare miliardi di dollaroni. Se è vero che la speranza è l'ultima a morire, è anche vero che chi visse sperando morì cagando. Quindi preparo la carta igienica.