martedì 6 dicembre 2016

Blogging a modo mio

Prima di calarmi nel clima nasalizio, prima dello stucchevole periodo che pervade l'ultima parte di questo 2016, volevo parlarvi del mio modo di bloggare. Perché? Per via del mio modo di vivere il blogging.


Sono passati tre anni, più o meno, da quando ho iniziato a scrivere su questa piattaforma, che per anni ho seguito solo come un navigatore curioso e anonimo. Poi la svolta: nacque la Mente di Zero, il mio personale spazio virtuale. Come siate arrivati a leggere queste righe non lo saprò mai, forse siete incappati in questo blog per puro caso, o forse per sentito dire, o chissà per quale altro motivo; comunque, dal profondo del mio cuoricino di ghiaccio, vi ringrazio della vostra presenza. Anche una vostra semplice visualizzazione è per me motivo di soddisfazione, sì, pure te che non commenti mai; già il fatto che qualcuno legga un post che abbia scritto, dopo magari averci passato delle ore a scriverlo, mi fa capire che nonostante non sia un blogger attivissimo, ho pure io il mio piccolo gregge di pecorelle smarrite da accudire.Come ho già ribadito più di una volta, faccio davvero fatica a scrivere ogni giorno, parlare di tutto quello che seguo, delle ultime news o delle serie TV del momento; oltre ad avere poco tempo per farlo, aggiungo il fatto che la lista di cose da leggere, guardare, giocare, recensire è talmente lunga che neppure se le giornate fossero di 36 ore potrei mai farcela. Ho letteralmente delle torri di fumetti in giro per la stanza, almeno una decina di set LEGO ancora da montare, assieme a cinque model kit vari che non ho ancora avuto modo di finire. E certe cose sono due anni che prendono polvere, in attesa del loro turno per finire in qualche mio post. E a proposito di post: vi starete chiedendo che fine abbiano fatto le varie rubriche come il Venerdì coin-op, Inside the Games e il mega listone dei Set LEGO più belli di sempre. Bene, o meglio male, perché alcune di esse potrebbero non arrivare più, per via del troppo tempo che mi ci vuole per scriverle. Purtroppo sono fatto così, scrivo in modo troppo lento e mi perdo via con niente; già per scrivere queste poche righe ci sto mettendo un'ora, indeciso su come poter continuare la frase che state leggendo. Sono l'eterno indeciso, che adora la scrittura creativa e che vorrebbe tanto farvi leggere quello che gli passa per la testa, se non fosse che ogni volta che pubblico anche un piccolo racconto poi non se lo fili nessuno. E quindi mi richiudo in me stesso, convinto del fatto che quello che scrivo non interessi a nessuno.Ma ora basta piangersi addosso, è quasi Nasale e c'è sempre tempo per rimediare. Forse.